CodyTrip fa tappa ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso

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Si è svolta ieri la tappa ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) nell’ambito del CodyTrip, la gita scolastica online che il 28 ottobre ha accompagnato le scuole italiane in Abruzzo, alla scoperta dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

CodyTrip è il format di gite scolastiche virtuali ideato da Alessandro Bogliolo dell’Università di Urbino e organizzato da Digit S.r.l., in collaborazione con l’Università di Urbino e Giunti Scuola. L’iniziativa, che ha coinvolto circa 12800 partecipanti tra studenti di ogni ordine e grado, famiglie e appassionati, ha offerto un’esperienza di turismo culturale digitale, accessibile e interattiva.

La visita virtuale è iniziata dai Laboratori sotterranei, in particolare dalla sala C dove Federico Ferraro, ricercatore dei LNGS e guida della mattinata, ha accompagnato i partecipanti in un viaggio alla scoperta del più importante laboratorio sotterraneo al mondo dedicato allo studio della fisica delle astroparticelle.

Durante il percorso, studenti e visitatori hanno potuto esplorare gli esperimenti ospitati nelle gallerie apprezzandone la complessità e l’impatto scientifico. La visita è iniziata da Borexino, esperimento dedicato allo studio dei neutrini solari, per poi proseguire con una breve visita a DarkSide, esperimento ancora in costruzione che si focalizzerà sulla ricerca diretta di interazioni della materia oscura. Successivamente, il gruppo ha potuto conoscere STELLA, infrastruttura di ricerca in cui viene testata la radiopurezza dei materiali prima che vengano impiegati negli esperimenti.

Particolare interesse ha suscitato anche XENON, attualmente in fase di aggiornamento e tra gli esperimenti più sensibili al mondo nella ricerca della materia oscura. I partecipanti hanno avuto la possibilità di entrare virtualmente all’interno dell’esperimento ed apprezzarne da vicino la struttura. La visita è poi proseguita con la spiegazione dell’infrastruttura di ricerca Bellotti Ion Beam Facility (IBF) in cui vengono riprodotti in laboratorio i processi che avvengono nelle stelle e comprendere meglio la loro evoluzione; dell’esperimento CRESST, impegnato nella ricerca della materia oscura, e di CUORE che, grazie all’algoritmo “anti-rumore”, ha raggiunto nuovi importanti risultati nello studio del decadimento doppio beta senza neutrini. L’itinerario nei laboratori sotterranei si è infine concluso con LEGEND, esperimento internazionale che punta a migliorare ulteriormente la sensibilità nella ricerca di decadimenti rarissimi.

La visita ha permesso di scoprire anche alcune infrastrutture tecnologiche di superficie, come il laboratorio di additive manufacturing, dove vengono progettati e realizzati componenti di altissima precisione per gli esperimenti, e la camera pulita di NOA, dedicata alla produzione di dispositivi in silicio in grado di operare a temperature estremamente basse.

Attraverso questa esperienza, il CodyTrip ha offerto a migliaia di partecipanti l’occasione di scoprire l’eccellenza scientifica dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, conoscere gli esperimenti ospitati, approfondire tecniche e tecnologie che li rendono possibili.

Sempre durante la giornata del 28 ottobre, la visita è poi proseguita all’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, presso la stazione osservativa INAF di Campo Imperatore per poi concludersi a Santo Stefano di Sessanio e Rocca Calascio, a oltre 1.400 metri di altitudine, dove si è svolta la “lettura della buonanotte”.

 

 

 

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Roberta Antolini, Servizio Relazioni Esterne - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 REIS - 29.10.2025