Ci ha lasciato Alexey Malgin, Alyosha per noi che lo conoscevamo da molti anni.  

Nato il 26 aprile del 1946 a Nerdva, un villaggio ai piedi degli Urali, si è laureato nel 1971 presso il dipartimento di “Raggi cosmici e fisica spaziale” dell’Università statale di Mosca, iniziò la sua carriera di ricercatore all’Instituto per le ricerche nucleari (INR) dell’Accademia delle Scienze di Russia nel gruppo del Prof. G.T. Zatsepin.

La sua tesi di dottorato, sullo studio dello spettro e delle interazioni di muoni da radiazione cosmica di alta energia, riguarda l’analisi dei dati raccolti da un rivelatore situato presso il laboratorio sotterraneo di Arteomovsk, in Ucraina. La sua guida scientifica rimase sempre il Prof. Zatsepin ed il suo principale interesse la fisica cosmica studiata nei laboratori sotterranei.

Partecipò al progetto ed alla costruzione dei rivelatori sotterranei ASD, nella miniera di sale di Arteomovsk, tra il 1975 ed il 1977; LSD, nella galleria del Monte Bianco, tra il 1978 ed il 1984; dal 1986 LVD e dal 2007 OPERA, nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

In LVD si dedicò in particolare allo studio delle caratteristiche del flusso di neutroni prodotti da interazioni di muoni di alta energia. Sull’argomento: “The cosmogenic neutrons in low-background underground experiment” nel 2018, Alexey consegui’ il prestigioso titolo di Doctor of Science.

Nel febbraio del 1987 per la prima (e sinora unica) volta furono rivelati neutrini emessi durante il collasso gravitazionale di una Supernova. Tra gli strumenti allora in funzione vi era LSD, sotto il Monte Bianco, che rivelò un debole segnale, non in completo accordo con quanto rivelato da strumenti di maggiore sensibilità né con i modelli teorici più accreditati. Alexey non smise mai di studiare l’evento e ricercarne l’origine. Ancora recentemente era impegnato nell’analisi dei dati sperimentali relativi a due fenomeni fisici apparentemente molto diversi tra loro quali il segnale gravitazionale GW170817 e quello indotto dalla SN1987A.

Il ricordo di Alyosha, la sua gentilezza ed il suo sorriso, rimarranno impressi nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto personalmente. Chi ha avuto il privilegio di lavorare fianco a fianco con lui e condividere momenti memorabili lungo tutti questi anni non potrà mai dimenticarlo.

REIS - 17.08.2020