22 studenti abruzzesi protagonisti di una campagna di misure sui raggi cosmici

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Nei giorni scorsi, un gruppo di 22 studenti provenienti da scuole abruzzesi ha partecipato attivamente a un’attività sperimentale incentrata sullo studio dei raggi cosmici. L’obiettivo dell’attività era misurare il flusso dei raggi cosmici a diverse altitudini utilizzando il Cosmic Rays Cube (CRC), un rivelatore di raggi cosmici realizzato per le attività didattiche e pensato per avvicinare concretamente i ragazzi al mondo della ricerca scientifica.

Cinque le scuole partecipanti all’iniziativa: il Liceo Scientifico A. Bafile e l’Istituto d’Istruzione Superiore A. D’Aosta per la città dell’Aquila, l’Istituto d’Istruzione Superiore Torlonia-Croce di Avezzano, il Liceo Scientifico A. Di Savoia di Popoli Terme e il Liceo Scientifico A. Einstein di Teramo.

Durante la giornata di misure, gli studenti, accompagnati dai loro docenti e guidati dai ricercatori dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, del Gran Sasso Science Institute e del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell'Università degli Studi dell’Aquila, si sono spostati con un bus per effettuare le misure in diversi punti del territorio caratterizzati da diverse altitudini. Partiti dalla sede del Gran Sasso Science Institute (GSSI), si sono spostati fino al Polo Universitario di Coppito, presso il Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell'Università dell'Aquila, dove le misure sono state effettuate anche ai piani inferiori degli edifici. Successivamente, si sono diretti a Fonte Cerreto per poi salire a Campo Imperatore a quota 2130 metri sopra il livello del mare. Tornati a Fonte Cerreto, la campagna di misure è proseguita in direzione Teramo, destinazione Val Vomano, per poi tornare indietro e terminare il ciclo di misure presso i Laboratori sotterranei del Gran Sasso.

Durante l'attività gli studenti hanno raccolto dati sull’andamento del flusso dei raggi cosmici, apprezzandone l’aumento con l’altitudine, hanno acquisito ulteriori informazioni sul funzionamento di un rivelatore di raggi cosmici e hanno sperimentato in prima persona come l'utilizzo di tecnologie avanzate, normalmente impiegate negli esperimenti di fisica delle particelle, permetta di comprendere meglio i fenomeni naturali che ci circondano.

 

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L’attività sperimentale proposta ai ragazzi è stata sostenuta dal Piano Nazionale Lauree Scientifiche e si svolge nell’ambito del Percorso OCRA, un percorso incentrato sul metodo scientifico attraverso lo studio dei raggi cosmici, organizzato dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso in collaborazione con il Gran Sasso Science Institute (GSSI) e il Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell'Università degli Studi dell’Aquila.

L’uscita didattica è stata inoltre supportata dal Centro turistico Gran Sasso, che ha offerto la possibilità di usufruire di biglietti scontati per la funivia.

 

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Il Percorso OCRA è organizzato nell’ambito di OCRA – Outreach Cosmic Ray Activities, un progetto che raccoglie le attività educational e di outreach dell’INFN sul tema dei raggi cosmici e si occupa dello sviluppo e della produzione di strumenti e percorsi online pensati per attività didattiche.

 

 

Contatti
Alessia Giampaoli

Servizio Relazioni Esterne
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REIS - 31.03.2025