Si è svolto oggi presso la sala Pontecorvo dei Laboratori del Gran Sasso il kick-off meeting del Progetto TECNODIGIT (Tecnologie per la creazione di Gemelli Digitali utili alla Gestione del Costruito), progetto che prevede la ricostruzione di gemelli digitali di alcune importanti infrastrutture, fra queste troviamo proprio i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
La giornata di studio si è concentrata sulle metodologie da attuare per la costruzione di un modello digitale dei Laboratori che, attraverso l’utilizzo del BIM (Building Information Modeling), potrà migliorare la gestione delle attività all’interno delle gallerie sotterranee. Il progetto è finanziato nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e prevede la collaborazione tra le principali istituzioni accademiche e partner industriali del settore: BEST DESIGN S.R.L. (capofila), Università degli Studi La Sapienza di Roma, Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti-Pescara, Università degli Studi dell'Aquila, WEST AQUILA S.r.l., OOP SYSTEMS S.r.l.
TECNODIGIT è un’iniziativa di ricerca che intende implementare lo sviluppo e l’utilizzo di tecnologie digitali con l’obbiettivo di migliorare la gestione complessiva delle strutture esistenti. Un progetto che ri-pensa in un’ottica sicura, affidabile e sostenibile la manutenzione e il coordinamento delle attività negli ambienti di lavoro grazie all’impiego di sensori intelligenti, tecniche di analisi dati ed automazione.
Dopo l’opera di ristrutturazione ed ammodernamento dei Laboratori previsto dal progetto LNGS FUTURE, TECNODIGIT sfrutterà la sinergia di varie professionalità con lo scopo di produrre un gemello digitale delle gallerie sotterranee (Digital Twins - DTs), fedele alla realtà a livello infrastrutturale ai fini delle ispezioni, della manutenzione e del monitoraggio con elevato livello di automazione.
Questo aspetto rappresenta un’importante opportunità per il miglioramento delle attività tecnico-ingegneristiche presenti all’interno dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso che saranno così dotati di un’interfaccia digitale, gemella dei laboratori sotterranei, che potrà essere integrata con dati raccolti da sensori altamente sensibili, ed in grado di percepire anche minime variazioni dei parametri (ambientali, strutturali, ecc.). Il gemello digitale, dunque, non sarà un modello statico, ma uno strumento sempre attuale in quanto dovrà tener conto nel tempo delle informazioni che riceverà dai sistemi di monitoraggio del Laboratorio, nonché di eventuali upgrade.
Durante l’incontro è intervenuto il Direttore Ezio Previtali, il Rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse ed esperti nei settori dell’ingegneria strutturale, tecnologie digitali e delle scienze ambientali dei Laboratori del Gran Sasso e delle altre Istituzioni coinvolte.
“Con la partecipazione a questo importante progetto saremo tra i primi Laboratori di ricerca a dotarsi di un gemello digitale” ha dichiarato il Direttore dei Laboratori del Gran Sasso Ezio Previtali. “Uno strumento altamente innovativo dal punto di vista tecnologico, che consentirà una migliore gestione di tutti gli impianti dei laboratori sotterranei favorendo sia l’organizzazione del laboratorio stesso che la realizzazione di nuovi esperimenti scientifici.” conclude.
La giornata di si è conclusa con una tavola rotonda dove si è discusso dei risultati attesi, sviluppi futuri, riflessioni e nuove possibilità.
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Per info e contatti:
Dott.ssa Roberta Antolini - Servizio Relazioni Esterne
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REIS - 26.06.2024